(g.l.) Appena spenti i riflettori sulla nuova, riuscitissima edizione di “Oro di Ramandolo” – della quale ha fatto punto di snodo e di riferimento per la visita dei tanti ospiti nelle aziende dell’ormai famoso circuito enogastronomico -, la cantina I Comelli di Nimis (strada provinciale 38 del Cornappo, all’uscita del paese per chi è diretto a Ramandolo o a Torlano) apre le sue porte per un invitante evento culturale-letterario. Questa sera, alle 19.45, sarà infatti presentato il libro fotografico di Sonia Fattori e Marta Daneluzzi dal titolo “Uno scoglio chiamato Lampedusa” (San Marco Edizioni). Sono annunciati intermezzi musicali di Barbara Errico, voce, e Andrea Castiglione, chitarra. L’incontro – che beneficia della collaborazione del Club per l’Unesco di Udine, presieduto da Renata Capria D’Aronco, e dell’Associazione culturale musicale Lipadusa – sarà concluso da un momento conviviale. Per ulteriori informazioni: info@soniafattori.it, telefono 347.5280011.
«Il progetto, che si articola in un libro e omonima mostra fotografica dedicati a Lampedusa, con le foto di Sonia Fattori e i testi di Marta Daneluzzi, concretizza – come si legge in un articolo di Agrigento Notizie – il desiderio di promuovere la bellezza dell’isola e ringraziare la sua gente per l’accoglienza e ospitalità che ha sempre riservato loro. Uno “scoglio” è il modo in cui i lampedusani chiamano affettuosamente la loro isola, il progetto è dedicato esclusivamente ai colori di Lampedusa, alla sua luce, alla sua vegetazione, al suo mare, alla sua bellezza e tralascia volutamente il tema degli sbarchi. Lampedusa, infatti, sale agli onori della cronaca quasi esclusivamente in relazione alla questione migratoria, sì da generare nell’immaginario di coloro che non vi sono mai stati un’associazione immediata con la stessa. Le autrici hanno avuto modo di rendersene conto in occasione delle proiezioni di un loro precedente lavoro, la multivisione “Dusa nel mare”, a seguito delle quali, oltre alle espressioni di stupore di fronte alla spettacolarità delle coste e del mare, hanno costantemente registrano una sorta di incredulità per la mancanza di corrispondenza tra l’idea di un’isola “invasa” dai migranti e quanto proposto dalle immagini».
«È nata così – prosegue l’articolo siciliano – l’idea di dare risalto a ciò che Lampedusa è, di evidenziarne l’essenza, il volto generalmente trascurato dalla cronaca e, di conseguenza, generalmente “sconosciuto”. Il libro, curato da Oblique Studio di Roberto Duse per la parte grafica e edito dalla San Marco Edizioni, realtà anch’esse del Friuli Venezia Giulia, è dedicato all’amico lampedusano, scomparso nel novembre del 2020, Bruno Brischetto, un uomo di rara generosità e purezza che, dopo aver girato più volte il mondo, era tornato a Lampedusa, perché un posto altrettanto bello non lo aveva trovato, e aveva trasformato la sua casa in un luogo di incontro e conoscenza tra amici del luogo e “forestieri”».
«Il libro, che, articolato in 5 capitoli, contiene una selezione delle foto, frutto di un lavoro piuttosto impegnativo, data la copiosità dell’archivio creato nel corso dei viaggi sull’isola fatti da Sonia Fattori nell’arco di 7 anni, rappresenta – si legge infine – una sorta di “dichiarazione d’amore” per Lampedusa, fornendo l’immagine dell’isola in tutte le stagioni, dei suoi angoli nascosti, dei luoghi simbolo e offrendo uno spunto di riflessione sulla relazione tra uomo e natura, ha ottenuto il patrocinio morale del Comune di Lampedusa e Linosa».
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In copertina, un’immagine della cantina I Comelli a Nimis durante la recentissima “Oro di Ramandolo”.
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