Un viaggio lungo un anno attraverso 20 Città del Vino dell’Alto Piemonte e del Gran Monferrato per raccontare di vino, buon cibo, cultura, storia e benessere, e tutta la ricchezza e la varietà dell’offerta enoturistica di questo angolo del Piemonte. Si inaugura infatti proprio oggi, 1° marzo, ad Acqui Terme in Provincia di Alessandria, il grande evento Città Europea del Vino 2024 che fino a novembre trasformerà idealmente l’Alto Piemonte e il Gran Monferrato in una macroregione del vino dove, attraverso molteplici attività, sarà possibile scoprire le tante e diverse eccellenze di questi territori.


Nello scorso luglio il comprensorio Alto Piemonte e Gran Monferrato è stato insignito da Recevin (Rete europea delle Città del Vino) del riconoscimento di Città Europea del Vino 2024, titolo che a rotazione premia le realtà produttrici di un territorio italiano alternandosi di anno in anno con altre città vitivinicole di Portogallo e Spagna. Il riconoscimento, istituito oltre dieci anni fa, ha visto per prima la città di Marsala, nel 2013, Città Europea del Vino, cui è seguito nel 2016 il territorio trevigiano dei 15 Comuni ricompresi nella Docg Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene e, nel 2019, il territorio di Sannio-Falanghina, in provincia di Benevento, con il coinvolgimento di ben 21 Comuni ricompresi nella produzione della Doc Falanghina del Sannio. I Comuni Città del Vino coinvolti sono Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese, Villa del Bosco.


«Venti Città del Vino – afferma Stefano Vercelloni, vicepresidente nazionale dell’Associazione e coordinatore regionale delle Città del Vino del Piemonte – che si uniscono nel nome dell’Europa. Il dossier di candidatura di questo ampio territorio è stato sostenuto dalla Regione Piemonte, con i suoi assessorati all’Agricoltura, Ambiente e Turismo; oltre che da una ampia serie di enti ed istituzioni quali Union Camere, Università degli Studi di Torino e Università del Piemonte Orientale; un ruolo importante anche per le Enoteche regionali, in particolare l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato. Un lavoro di squadra che proseguirà fino a novembre, quando organizzeremo la Convention d’Autunno delle Città del Vino, a Stresa a fine ottobre, che chiuderà questo lungo percorso».
Oggi, dunque, la giornata di apertura di Città Europea del Vino 2024 toccherà Acqui Terme (ore 15 nella sala convegni, ex Kaimano): in questa occasione saranno consegnati dall’Associazione a tutti i sindaci dei Comuni coinvolti degli attestati di benemerenza per la loro partecipazione all’intero programma; interverranno, tra gli altri, il presidente Angelo Radica, il vicepresidente Stefano Vercelloni, e la presidente della rete Recevin, la spagnola Rosa Melchor. Domani, incontro a Ovada (con la presentazione dei vini del territorio all’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato) e nel pomeriggio a Casale Monferrato.
Il vino è il comune denominatore di tutte le iniziative: Nebbioli dell’Alto Piemonte, gli autoctoni Vespolina e Uva Rara, i rossi dell’Acquese e Casalese: Barbera, Grignolino e Dolcetto; assieme agli aromatici Brachetto e Moscato. «Sono convinto – afferma il presidente nazionale Radica – che il territorio saprà farsi trovare preparato e saprà raccontare tutto il bello e il buono di queste terre, dove la biodiversità e il rispetto della natura e dello stile di vita rurale rappresentano il principale valore. Per l’Associazione questo riconoscimento europeo riveste molta importanza; ma intanto stiamo già pensando al prossimo anno. È infatti già disponibile il bando riservato ai Comuni Città del Vino per candidarsi a Città Italiana del Vino 2025. Ogni anno puntiamo i nostri riflettori su di uno specifico territorio coinvolgendo le comunità locali e tutti gli attori protagonisti della filiera enoturistica e agroalimentare».

Tutte le info su
https://www.cittaeuropeadelvino2024.eu/
https://cittadelvino.com/73340-2/

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In copertina e all’interno bellissimi vigneti del Monferrato, uno scorcio di Acqui Terme e il presidente nazionale Angelo Radica con i vertici delle Città del vino Fvg Tiziano Venturini e Maurizio d’Osualdo durante l’assemblea di fine gennaio a Mariano.

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