In un clima ormai autunnale, con la vendemmia inoltrata e per certe varietà addirittura giunta al termine, ripartono proprio oggi, a Rosazzo, e si protrarranno fino al 29 novembre, gli appuntamenti della fortunata rassegna letteraria “I Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga”. Un itinerario ricco di tante novità e curiosità con alcune anteprime regionali che, come da tradizione, avranno quale magnifica cornice il millenario complesso abbaziale. Prosegue così l’importante proposta letteraria, giunta alla IX edizione, nel segno del viaggio, inteso come conoscenza, incontro e scoperta di mondi e idee attraverso l’arte della scrittura con la novità di un appuntamento nel quale la parola scritta sarà anche l’occasione per un viaggio nel mondo della grande arte contemporanea.
Livio Felluga con la sua carta geografica.
La rassegna, promossa dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo e dall’azienda Livio Felluga, è curata e condotta da Elda Felluga e Margherita Reguitti. Nata nel 2016 in occasione del 60° anniversario della celebre etichetta rappresentata dall’inconfondibile carta geografica ideata dall’indimenticabile Livio Felluga, patriarca del vino friulano, è realizzata nell’ambito dell’attività culturale della Fondazione Abbazia di Rosazzo. Sette gli appuntamenti in calendario che porteranno giornalisti, saggisti, romanzieri e artisti a incontrare l’affezionato pubblico che negli anni ha sempre premiato gli organizzatori con la sua presenza alla manifestazione culturale.
Primo incontro, dunque, oggi con il giornalista e scrittore Antonio Padellaro, una delle grandi firme italiane, che presenterà il suo ultimo libro “Solo la verità lo giuro” (Edizioni Piemme). Pagine nelle quali scorrono cinquant’anni di scoop e ricordi autobiografici, di ritratti di personaggi potenti o eccentrici della storia italiana. Un libro che non fa sconti a nessuno, un diario intimo fatto di confessioni, riflessioni e rivelazioni, spesso dirompenti e amarissime senza mai perdere il gusto dell’ironia e dell’autoironia a cui Padellaro si è sempre affidato.
Due gli appuntamenti, in anteprima regionale in ottobre, il 18 con un incontro che, novità della rassegna, unisce la scrittura all’opera d’arte nella pubblicazione “Guida anacronistica di Venezia per tutti coloro che accettano di perdersi” di Pascal Bonafoux con 36 opere del pittore e incisore Safet Zec, edito da Qupé éditions. Una non-guida nella città fascinosa per antonomasia raccontata fuori dai sentieri battuti in un sogno ad occhi aperti dalla prosa dell’autore francese e dall’arte del pittore e incisore bosniaco, ma cittadino del mondo, che sarà presente all’incontro assieme alla figlia Hana curatrice del progetto editoriale con Federico Fazzi.
Sarà un incontro molto atteso quello del 25 con il filosofo, saggista, romanziere Stefano Zecchi che presenterà per la prima volta in regione il suo ultimo romanzo “Resurrezione” (Mondadori). In questo nuovo lavoro, Zecchi porta il lettore a viaggiare in Kashmir, regione nel nord dell’India al confine con il Pakistan, dove il destino dei protagonisti li farà incontrare con l’essenza stessa dell’umano, costringendo ognuno ad affrontare la propria resurrezione.
A novembre, poi, un calendario di quattro incontri. Si inizia l’8 con “Cora Slocomb di Brazzà, l’ingegno e il coraggio” curato dalla studiosa Marisa Sestito (Gaspari Editore), saggio corale per approfondire la storia straordinaria di una visionaria e idealista, giunta dall’America in Friuli per cambiare il destino di molte persone, donne in particolare. Giovedì 14 la presentazione dell’ultimo lavoro reportagistico del giornalista Marzio G. Mian “Volga Blues- viaggio nel cuore della Russia”(Gramma/Feltrinelli), seimila chilometri lungo la rotta simbolo dell’identità russa alla ricerca delle radici di un paese travolto dal suo passato. Il 22 sarà, invece, protagonista il giornalista e scrittore Maurizio Bait con “Alpi d’Oriente” (Ediciclo Editore). Un racconto di amore e dedizione alla montagna, un viaggio attraverso la storia, la cultura e le emozioni legate alle cime, una riflessioni sulla solitudine e il rispetto per la natura.
Infine, il 29 si viaggerà fino alla capitale del Portogallo, con il giornalista e scrittore Tino Mantarro che con il suo “E Lisbona sfavilla” (Bottega Errante Edizioni) proporrà una scoperta originale e colta del segreto della luce della capitale lusitana. Seguendo le parole di Sant’Agostino «Il mondo è un libro e chi non viaggia ne legge solo una pagina», la rassegna “I Colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga” propone un viaggio che è avventura, riflessione e godimento della lettura, cibo per l’anima.
La rassegna è realizzata dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo e dalla Livio Felluga, in collaborazione con l’associazione culturale Vigne Museum ed il sostegno di Banca Intesa SanPaolo, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Manzano. L’orario di inizio degli incontri è sempre alle 18; è gradita la prenotazione all’indirizzo fondazione@abbaziadirosazzo.it, ingresso libero fino al raggiungimento dei posti disponibili.
Tutte le informazioni sul sito:
www.abbaziadirosazzo.it
e sulle pagine social
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In copertina, la millenaria Abbazia di Rosazzo circondata dai vigneti dei Colli orientali in una foto di Luigi Vitale.
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