Una bella squadra di volontari, ben diretti dai professionisti del laboratorio mobile del Centro di riferimento enologico di Giuseppe Lipari, una mattinata di lavoro: il primo atto del “miracolo di Cana… all’incontrario” è andato in scena senza intoppi lunedì a Nimis, nella cantina I Comelli. Il “miracolo”, che si ripete dal 2007 (questa è la 18ma edizione) è quello di trasformare il vino in acqua per combattere la sete dell’Africa.
Al vino ci pensano una ventina di cantine, prevalentemente friulane (ma sono presenti anche Veneto, Piemonte, Toscana). A caval donato non si guarda in bocca: ma in questo caso i vini, prima di entrare a far parte dei due blend (Vitae bianco e Vitae Rosso) vengono sottoposti all’assaggio di un panel di enologi, quasi tutti ex allievi dell’Istituto Agrario “Paolino di Aquileia”, grazie ai quali è partita e cresciuta l’iniziativa solidale. Quest’anno sono state realizzate oltre 4 mila bottiglie e 200 magnum da 1,5 litri, per il 60 per cento rosso, 40 bianco. Come il vino, anche tutto l’occorrente per l’imbottigliamento – bottiglie, tappi, capsule, etichette, imballaggi – sono stati donati da generosi sponsor.

Fratel Dario  in un cantiere…

… per la ricerca dell’acqua.

E gli imbottigliatori che lo aiutano.

A completare il “miracolo” ci pensa fratel Dario Laurencig, missionario comboniano originario delle Valli del Natisone, in Africa da 50 anni. E’ lui che, con le offerte raccolte distribuendo il vino di “Diamo un taglio alla sete Fvg” (l’organizzazione di volontariato che ha ideato e fatto crescere questa bella iniziativa solidale), e grazie alle sue doti di rabdomante, trova e realizza pozzi di acqua potabile in Turkana (Kenya), Sud Sudan e altre regioni aride dell’Africa.
Per festeggiare l’imbottigliamento – e il “miracolo” stesso – sabato 15 e domenica 16 giugno si terrà, ancora a Nimis nella Cantina I Comelli, la “Festa della Solidarietà”, che ha come sottotitolo “Insieme con gioia, musica, amicizia e voglia di pace”. Alla musica ci penseranno ben sedici gruppi musicali. Sabato a partire dalle 18 si alterneranno sul palco gli Az. Tonelli’s&co, Back in blues, Blues metropolitano, Il Mercatovecchio; domenica (dalle 11 in poi) toccherà ai Sand of Gospel, Note Nove, Zero Six, Parsound, Cartoni Ardenti, La banda di Piero, Alessandro Lepore & band, Power Flower, Sabina, The Rookies Trio, 19songs friend, A-shell.
Sabato per la parte enogastronomica ci sarà – è ormai divenuta un classico – una nuova edizione della rassegna Cucine dal Mondo: quasi un record il numero delle proposte – 33! – che spaziano dalla nostra regione a Emilia, Puglia, Sardegna e ad una serie di paesi europei (Slovenia, Croazia, Bosnia, Romania, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria), ma anche dal continente africano (Algeria, Etiopia, Marocco), dalle Americhe (Argentina, Brasile, Messico, Perù, Santo Domingo, Usa) e dall’Asia (Pakistan). Un “giro del mondo gastronomico” reso possibile dalla collaborazione di tanti amici provenienti da Paesi lontani, residenti nella nostra regione.
Domenica 16 giugno la festa riprenderà con l’apertura dei chioschi, a partire dalle ore 10. La proposta gastronomica avrà il suo pezzo forte nel tradizionale “spiedone”, con contorno di patate fritte. Non mancheranno i prodotti degli sponsor tradizionali, tra cui i salumi della Wolf Sauris; il gelato di Giancarlo Timballo di Udine; lamponi e mirtilli caldi della Pro Loco di Avasinis; le frittelle di mele della Pro Loco di Sutrio; l’immancabile IllyCaffè.
Per i più piccoli ci sarà, come di consueto, un attrezzato parco giochi con gonfiabili e intrattenimento. La sicurezza sarà garantita dalla Croce Rossa Italiana (sezione di Tarcento), che sarà presente con i suoi mezzi e volontari.

Le cucine del mondo.


Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.diamountaglioallasete.it o alla pagina Facebook @diamountaglioallasete.

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In copertina, l’acqua che finalmente sgorga da un pozzo scavato in Africa.

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