Le foreste Fvg a Dubai – “In Friuli Venezia Giulia il legno e le foreste rappresentano elementi fondamentali del paesaggio. Si tratta di una risorsa rinnovabile e sostenibile di circa 330 mila ettari che si trova sia nell’arco alpino che in quello pedemontano. Ogni anno aumenta infatti di un milione di metri cubi”. Lo ha affermato l’assessore alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, intervenendo online alla Giornata dedicata al Friuli Venezia Giulia durante l’Expo organizzato a Dubai. “Questa risorsa che ci garantisce acqua e aria pulita può entrare nei cicli produttivi dei nostri artigiani e delle nostre aziende, garantendo ogni anno l’immagazzinamento – ha spiegato Zannier – di circa un milione di metri cubi di CO2 derivanti solamente dall’accrescimento del nostro patrimonio boschivo che occupa il 40 per cento del territorio regionale”. “Attraverso una gestione sostenibile di questo patrimonio forestale, che rispetta i protocolli previsti dal Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale (Pefc), siamo in grado – ha rimarcato l’assessore – di garantire una serie di azioni che continueranno ad avere effetti positivi nel tempo”. “Già oggi abbiamo la possibilità di avere sul nostro territorio del legname di grande qualità come quelli che vengono definiti abeti di risonanza con i quali – ha specificato Zannier – vengono costruiti gli strumenti musicali apprezzati in tutto il mondo”. “Più che parlare di risonanza, è bene provare direttamente cosa significhi tutto questo. Proprio per fare sentire la magia dei nostri boschi grazie alla trasformazione dell’abete rosso – ha detto l’esponente della Giunta Fedriga – abbiamo realizzato un “woofer” per ascoltare, con un semplice telefono cellulare, il suono del Friuli Venezia Giulia”. “Una magia che adesso è possibile ascoltare in modo virtuale nella speranza – ha concluso – che a breve in molti possano provare queste sensazioni di persona visitando il nostro territorio e le nostre magnifiche foreste”.
Campoformido e il Parco del Cormôr – “Iniziative come quella di oggi si inseriscono in un mosaico più ampio in cui l’Amministrazione regionale è coinvolta con il proprio servizio Biodiversità nella tutela di riserve, oasi naturalistiche, parchi comunali e intercomunali. Si tratta di un sistema ben strutturato che ha il suo fondamento nella legge regionale 42/1996, recentemente aggiornata a 25 anni dalla sua prima stesura, e che è fondamentale per la conservazione del patrimonio naturalistico”. Sono le parole con cui l’assessore alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, ha rivolto il plauso della Regione Fvg alla presentazione del progetto di valorizzazione del Parco del Cormôr di Campoformido, che si è svolta nella sede della Regione a Udine, alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Campoformido Erika Furlani e Udine Pietro Fontanini. “I parchi cittadini hanno il proprio valore aggiunto nella prossimità alle zone urbane, dove garantiscono una fruibilità elevata del patrimonio naturalistico – ha detto Zannier -. Da qui la necessità di fare informazione, divulgazione e realizzare esperienze organizzate che consentono, attraverso la conoscenza, la possibilità di conservare al meglio le aree verdi, con particolare riguardo alla tutela dei prati stabili e delle colonie di api nelle loro varie specie”. Il progetto si articola in un pieghevole, redatto dalle guide Laura Fagioli e Pierino Picco, con le fotografie di Marzio Moretti, che presenta in modo agile e immediato il Parco comunale, una vasta area tra il sottopassaggio della ferrovia, Villa Primavera, Parco Riviera e il letto del torrente Cormôr, fino al guado di Basaldella. Di notevole interesse naturalistico per la conoscenza dell’ambiente boschivo e della flora spontanea della nostra regione, ha un’estensione di 82 ettari, tra cui altre aree pubbliche e private ritenute indispensabili al mantenimento dell’equilibrio ecologico e delle caratteristiche ambientali. La divulgazione si avvale inoltre di una serie di video realizzati dal regista Massimo Garlatti-Costa per la promozione a livello locale dei prati stabili e a livello globale della tutela dell’ape nelle sue varie specie (sono oltre 800 quelle presenti in regione). Il piano di valorizzazione, infatti, intercetta anche la vocazione di Campoformido come “Comune amico delle api” e il progetto di FederSanità Anci regionale “Fvg in Movimento-10mila passi di salute”. Vi hanno lavorato, coordinati dal vice sindaco di Campoformido Christian Romanini ideatore delle iniziative, i professori Francesco Nazzi, Pietro Zandigiacomo, Desiderato Annoscia dell’ateneo di Udine e Paola Visentini, direttrice del Museo Friulano di Storia Naturale che sono partner del progetto. “È importante – ha sottolineato Zannier – che in questo contesto si inserisca anche la creazione di un centro visite naturalistico in via di allestimento nell’antico Mulino di Basaldella sulle sponde del Cormôr e della Roggia di Udine, uno dei rari esempi di restauro conservativo perfettamente funzionante con il sistema molitorio originale”. Il depliant sarà distribuito alle scuole del territorio, nelle attività commerciali del comune, presso l’Università di Udine, tramite FederSanità Anci FVG, e infine grazie all’accordo con Comune di Udine e Regione anche negli infopoint della zona.
L’esempio di Acqua Dolomia – “Per la Regione è un motivo di orgoglio la presenza nella montagna pordenonese di una realtà come Acqua Dolomia: un’azienda esemplare perché ha dimostrato anche in questo periodo non facile la capacità di perseguire la qualità con obiettivi di marketing accurati e mirati, tenendo fede a un percorso di investimenti destinato ad assicurare un’ulteriore espansione dell’attività e a garantire solidità anche dal punto di vista occupazionale. Un elemento, quest’ultimo, che risulta essenziale per l’economia dell’area montana specialmente in questo periodo”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali e alla montagna, Stefano Zannier, intervenuto a Pordenone, nella sede di Unindustria, alla conferenza annuale di presentazione dell’attività e del bilancio di Acqua Dolomia, l’azienda che produce acque minerali e ha sede nella Val Cimoliana, nelle Dolomiti friulane. Ed è proprio nel luogo scelto dai fondatori per realizzarvi la sede dello stabilimento nel quale vengono imbottigliate le acque captate nel cuore della valle, ha spiegato l’amministratore delegato, Gilberto Zaina, che sta la ricetta della qualità e del successo del prodotto: l’acqua utilizzata viene infatti filtrata per quarant’anni dalle rocce alcaline di origine fossile delle Dolomiti friulane e risulta così essere particolarmente alcalina e ricca di ossigeno. La ricetta di sviluppo industriale di Dolomia, ha aggiunto Zannier intervenuto assieme al presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, rappresenta un vanto per l’intero Friuli Venezia Giulia. Dolomia è infatti tra le prime aziende ad avere aderito al marchio ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’. “Potrà così esportare – ha detto ancora l’assessore – l’immagine di una regione in grado di risollevarsi e ripartire anche dalla pandemia”. “Dolomia – ha concluso Zannier – è dunque il simbolo di una scelta imprenditoriale vincente; il suo impegno potrà stimolare altri imprenditori a credere e a investire nella montagna friulana, per rafforzare il tessuto economico produttivo locale e dare prospettive al territorio e alla sua gente”.
Vola il fatturato di Labrenta – Azienda di Breganze specializzata in soluzioni di chiusura per il settore wine&spirits, Labrenta ha concluso il 2021 con un fatturato complessivo di 20 milioni di euro, doppiando il risultato dell’anno precedente. La crescita aziendale è legata all’exploit dell’azienda vicentina nei mercati americani ed europei, in particolar modo di Messico, Regno Unito, Centro Europa e lo straordinario +128% di vendite registrato negli Stati Uniti. Tali risultati sono stati possibili grazie a importanti azioni programmatiche, tra cui l’arricchimento dell’organico con cinquanta nuove assunzioni divise tra Italia, Brasile e Messico. Entrambe le sedi americane, inoltre, evidenziano una crescita a tripla cifra percentuale rispetto al 2020. Le richieste del mercato riguardano soprattutto i prodotti a basso impatto ambientale, prime tra tutte le chiusure a base di legno certificato FSC® e di Sughera®, materiale rivoluzionario brevettato da Labrenta composto da granina di sughero naturale e polimeri plastici. “Nonostante la perdita di fatturato che ha contraddistinto il primo periodo di pandemia, abbiamo scommesso in sostenibilità, ricerca&sviluppo e impianti all’avanguardia perché la nostra forza risiede in una visione imprenditoriale lungimirante – afferma Gianni Tagliapietra, ad di Labrenta – Per questo abbiamo investito nella partnership con Mixcycling, start-up innovativa con expertise nella realizzazione di materiali rispettosi dell’ambiente, e in progetti come il nuovo reparto legno-torneria della sede di Breganze, inaugurato nel 2020. Il tutto per offrire ai nostri clienti soluzioni di qualità in modo tempestivo”. Gli sforzi sostenuti dall’azienda sono stati ripagati: a fronte di una previsione di crescita del 50%, il fatturato finale è andato ben oltre le aspettative. A suggellare l’andamento positivo anche alcuni riconoscimenti autorevoli, l’ultimo de Il Sole 24 Ore che ha inserito Labrenta nella classifica delle 200 imprese italiane leader nell’export. L’eccellente 2021 prepara la strada a un 2022 con ottime prospettive, messe nero su bianco grazie a un piano biennale 2022-2024 di sviluppo, ampliamento e strutturazione dei reparti produttivi. Il progetto implica la managerializzazione del gruppo, con l’ingresso di Stefano Romoli – nuovo direttore vendite con forte esperienza nel settore packaging –, il deposito di tre brevetti entro il primo quadrimestre e l’assunzione di 30 profili specializzati.
Bardolino tra le Note in Rosa – In primavera tornano i concerti di 100 Note in Rosa, la rassegna musicale che coinvolge ristoranti e winebar di Verona, della provincia e del lago di Garda, portando nei plateatici il Chiaretto di Bardolino e la musica live di numerosi musicisti emergenti. Nel frattempo, a sancire l’impegno del vino rosa gardesano a favore della musica giovane, è uscito il videoclip della band Le Cose Importanti, girato tra Verona, le spiagge del Garda veronese e i vigneti del Chiaretto. “Il vino è la musica della terra, la musica è il vino dell’anima e dunque per noi che facciamo vino è naturale essere accanto a chi fa musica. E poi il Chiaretto di Bardolino, con la sua freschezza giovanile, è il perfetto complemento della buona musica in una serata piacevole trascorsa in città o sulla spiaggia”, dice Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. Tutto pronto, dunque, per la terza edizione della rassegna di 100 Note in Rosa, che nel 2021 ha visto il cartellone arricchirsi continuamente di nuove date, protratte ben oltre la fine dell’estate. Per la lunga serie di questi aperitivi musicali, anche quest’anno il Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, ideatore dell’iniziativa, rinnova la partnership con il formaggio Monte Veronese Dop. “Siamo felici – dice Alfonso Albi, presidente del Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese Dop – che i nostri formaggi siano di nuovo tra i protagonisti di 100 Note in Rosa, assieme alla buona musica e al Chiaretto di Bardolino, con il quale si abbinano perfettamente, nei luoghi di ritrovo della città e della provincia di Verona, oltre che del lago di Garda. Durante le serate della rassegna si creerà quell’atmosfera di convivialità e festa che non vediamo l’ora di rivivere”. Sempre all’insegna del motto che “squadra che vince non si cambia”, la direzione artistica e la promozione di 100 Note in Rosa sono nuovamente affidate a Doc Servizi e a Studioventisette, che sono anche le realtà che hanno prodotto e lanciato il video musicale del brano Come Si Fa della band Le Cose Importanti, patrocinato dal Consorzio del Chiaretto di Bardolino e presentato lo scorso anno a Verona in Love, nel cui ambito fu vincitore del Premio Arte d’Amore 2021, iniziativa alla quale il Consorzio bardolinese ha rinnovato il supporto anche per il 2022. Il videoclip, ambientato fra il capoluogo scaligero e la sponda orientale del Garda, tra i filari dei vigneti e con riprese subacquee, evidenzia poeticamente il legame del territorio veronese con la terra e l’acqua.
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