Pac, in Fvg 50 milioni in più – Cinquanta milioni di fondi aggiuntivi nell’arco di cinque annualità saranno messi a disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia quale cofinanziamento obbligatorio alla Pac (Politica agricola comune): lo ha reso noto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, illustrando in sede di II Commissione del Consiglio regionale le principali misure inserite nel Defr, nella legge regionale di Stabilità e nella collegata alla finanziaria. Nell’occasione, Zannier ha reso noto che il nuovo Programma di sviluppo rurale partirà il primo gennaio prossimo, dopo l’approvazione entro dicembre del Piano strategico nazionale. Di particolare rilievo la conferma, nel Defr, del programma anticrisi legato alle conseguenze sul settore primario della crisi Ucraina. «Il rinnovo del programma prevedrà la rimodulazione dei massimali dei contributi e un ulteriore intervento finanziario sarà attivato ad aprile», ha riferito Zannier. Nella Stabilità regionale, accanto all’intervento finanziario sulla Pac, la novità più qualificante è data dalla norma che incentiva l’utilizzo degli impianti di micro-irrigazione nelle colture, stanziando 1 milione di euro per il 2023, 3 milioni per il 2024 e 3 milioni per il 2025. Tra le altre misure di spicco figurano il rifinanziamento delle graduatorie del bando sulle sistemazioni post tempesta Vaia, con 1 milione di euro per il 2023, oltre 2 milioni per il 2024 e 500mila euro per il 2025. Nella collegata alla legge di Stabilità sarà previsto che per il bando sui nuovi insediamenti di giovani agricoltori in montagna ciascun soggetto possa avanzare una sola domanda. Zannier ha annunciato inoltre che sarà rimodulato il calendario per la pesca e l’acquacoltura del novellame. L’assessore alle Risorse agroalimentari si è infine soffermato sui protocolli fitosanitari. «La flavescenza dorata inizia a essere un problema rilevante – ha rilevato Zannier – e creano preoccupazione le cocciniglie». Anche in quest’ottica il panel dei tecnici integrato per la prevenzione e l’applicazione dei corretti protocolli sulla vite sarà ampliato.
Montagna, domani incontro a Clauzetto – «Questi incontri sono momenti di confronto fondamentali perché avvengono in vista dell’apertura delle nuove programmazioni e linee di finanziamento dell’Unione europea, sia sul fronte dell’agricoltura sia sulla nuova strategia delle aree montane interne. Vogliamo informare in maniera puntuale su queste nuove opportunità, ma soprattutto vogliamo raccogliere le segnalazioni e le esigenze che provengono dei territori montani. Solo così, infatti, si potranno “scrivere” le future strategia di sviluppo, con i relativi bandi alimentati dalle risorse europee, nella maniera più coerente possibile rispetto a quanto le popolazioni e le attività economiche hanno davvero bisogno». È quanto sottolineato dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e alla Montagna, Stefano Zannier, nel corso dell’incontro pubblico sulla situazione della pedemontana e sulle politiche di sviluppo della montagna organizzato ad Aviano dalla Magnifica Comunità di Montagna delle Dolomiti Friulane. All’incontro – svoltosi nell’auditorium della Biblioteca comunale di Aviano – erano presenti, oltre al presidente delle Comunità stessa, Dino Salatin (sindaco di Caneva), anche i primi cittadini Paolo Tassan Zanin (Aviano), Ivo Angelin (Budoia) e Mario Della Toffola (Polcenigo). «Occasioni come questa – ha sottolineato l’assessore – di confronto diretto hanno proprio l’obiettivo di raccogliere attorno alle Comunità di montagna tutti i protagonisti e tutte le diverse espressioni del territorio. Le Comunità hanno proprio la “mission” di progettare gli indirizzi e le strategie di sviluppo condivise sui propri territori. Ma questo deve essere fatto insieme proprio per delineare un percorso comune che consenta alla Regione di declinare, nei prossimi mesi, le effettive linee attorno alle quali verranno costruiti i bandi e le programmazioni con i relativi finanziamenti sulle progettualità avanzate». La Regione Fvg vuole evitare di calare progetti dall’alto: per questo, attraverso le Comunità di montagna, chiede e agevola la maggiore aggregazione possibile attorno alle esigenze e ai bisogni di cui i territori necessitano. Il passo successivo sarà quello di “disegnare” le linee di sviluppo sulla base delle indicazioni che arrivano dagli stessi territori. Quello di Aviano è stato il primo di una serie di incontri, in programma le prossime settimane, con le due Comunità montane del Friuli occidentale: la Magnifica Comunità delle Dolomiti Friulane Cavallo e Cansiglio e quella delle Prealpi Friulane orientali. L’assessore regionale era accompagnato dai dirigenti e tecnici dei diversi servizi della Regione nell’ambito delle politiche della montagna, a disposizione proprio per raccogliere dettagliatamente le richieste, oltre che della Comunità e dei sindaci appartenenti, anche delle diverse categorie produttive, dei portatori di interesse e delle popolazioni che nei territori montani vivono e operano. Gli incontri programmati dall’assessorato regionale con la Comunità delle Dolomiti friulane proseguiranno il prossimo 1 dicembre a Barcis e il 6 dicembre a Tramonti di Sotto. Mentre con la Comunità delle Prealpi orientali gli incontri in calendario sono quattro: domani, 29 novembre, a Clauzetto, il 15 dicembre a Travesio, il 19 dicembre ad Arba e l’11 gennaio a Pinzano al Tagliamento.
Magredi e risorgive, al via un progetto – «È lodevole che progetti come quello condotto sui magredi e le risorgive puntino a contemperare la competitività delle imprese dell’agricoltura e dei produttori primari con la valorizzazione degli ambienti naturali e la preservazione degli ecosistemi. È una strategia valida». Questo il commento dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, intervenuto a San Quirino all’evento di presentazione del progetto a valere sul Psr Fvg 14-20 che interessa i magredi e le risorgive e coinvolge quattordici Comuni della pianura pordenonese con capofila il Comune di San Quirino. «La strategia è valida – ha ribadito Zanier -, ma si scontra con la rigidità degli strumenti amministrativi messi a disposizione: il Psr non tiene conto, infatti, delle diverse velocità dell’agire delle imprese private rispetto all’Amministrazione pubblica». Oltre al tema degli iter procedurali, Zannier ha rilevato criticità anche sul rispetto dei preventivi di spesa all’interno di un programma che abbraccia un settennato caratterizzato da molteplici imprevisti che hanno inciso sui prezzi delle materie prime, dell’energia, causando una generalizzata inflazione. «I costi preventivati sette anni fa non sono rimodulabili in considerazione dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi perché le procedure non lo prevedono. In ogni caso – ha assicurato l’assessore – la Regione ha tutta la volontà di chiudere le rendicontazioni entro i termini stabiliti, a tutela di quanti hanno già investito e utilizzato i capitali attesi». Quanto al progetto presentato, Zannier ha evidenziato il forte interesse del territorio a realizzare iniziative che mettono assieme soggetti diversi. In futuro, le progettualità dovranno essere pensate in modo da utilizzare più strumenti di accesso ai finanziamenti pubblici, abbinandone l’efficacia in maniera organica». Il progetto «Valorizzazione dell’ambiente, del territorio, delle produzioni, della multifunzionalità delle aziende e dell’agricoltura sociale per l’ambito rurale dei magredi, delle risorgive e della pianura pordenonese» vede la partecipazione di 55 partner pubblici e privati, di cui 20 beneficiari. Sono coinvolti 14 Comuni, 10 aziende agricole oltre a enti, associazioni, Università. Sono previsti 45 interventi per un valore di oltre 22,9 milioni di euro in un territorio che comprende 190mila abitanti su una superficie di 540 chilometri quadrati.
Il Natale di Cantina Tramin – Sabato 10 dicembre, dalle 10 alle 18, Cantina Tramin accoglie curiosi e appassionati in occasione dell’evento Il Natale dei cinque sensi. Dopo la sosta pandemica del 2020 e la versione ridotta dello scorso anno, l’edizione 2022 torna con un ricco programma, alla scoperta delle sue eccellenze enologiche e delle specialità gastronomiche ad opera di artigiani del cibo e produttori locali. Il momento più atteso sarà la presentazione delle nuove annate dei vini della Selezione, con accesso su prenotazione, dati i posti limitati, e diverse sessioni di assaggio organizzate nell’arco della giornata in sala Nussbaumer. Unterebner Pinot grigio 2021, Nussbaumer Gewürztraminer 2021, Glarea Chardonnay 2021, Maglen Pinot Noir Riserva 2020 e Urban Lagrein 2020 saranno i protagonisti della degustazione, arricchita da una proposta di tortelli fatti in casa dal tradizionale Pastificio Remelli di Valeggio sul Mincio (Verona). Le sessioni in lingua italiana si terranno negli orari 10.30, 12.30, 14.30 e 16.30 al costo di 37 euro a persona. In Sala Urban sarà possibile esplorare l’evoluzione di Unterebner Pinot grigio attraverso una verticale delle annate più affascinanti. Spesso consigliato da bere giovane, in realtà il Pinot grigio è un vino capace di sorprendere per il grande potenziale d’invecchiamento e quindi adatto a una lunga conservazione in cantina. Sempre in sala Urban, sarà allestito un ampio banco d’assaggio con le nuove annate dei vini delle linee Classica e Selezione, tra i quali Nussbaumer, Unterebner e Stoan, accompagnato da ricercate specialità gastronomiche: il pesce d’allevamento di Schiefer (San Leonardo in Passiria), gli squisiti formaggi affinati in Alto Adige dallo chef stellato Hansi Baumgartner (Varna e Bressanone) e lo speck Alto Adige Igp del Consorzio Tutela Speck Alto Adige. L’ingresso al banco d’assaggio è libero e i prezzi a consumazione. La sala ospiterà anche una collezione di opere dell’artista locale Evelyn Rier realizzate con tessuti incorporati su pannelli di poliestere e dettagli in pittura acrilica. Per maggiori informazioni: visit.CantinaTramin.it
Ais Vitae premia bollicine 2007 – Pioggia di premi per Mosnel, l’azienda di Camignone (Brescia) guidata dai fratelli Giulio e Lucia Barzanò, nella nona edizione della guida di Ais Vitae: la Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 si aggiudica il Tastevin della Lombardia, la Gemma e le Quattro Viti. Il Tastevin rappresenta il riconoscimento più prestigioso della pubblicazione, che viene conferito a chi ha contribuito a imprimere una svolta produttiva al territorio di origine e che rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona. La Gemma premia invece i cento migliori vini italiani selezionati tra quelli che hanno ottenuto i punteggi più alti; le Quattro Viti sono il riconoscimento dato ai vini che hanno ottenuto un punteggio superiore a 91, perfetti sotto il profilo stilistico e organolettico. Oltre che alla Riserva 2007 Riedizione 2022 (96 punti), le Quattro Viti sono state assegnate anche al Parosé 2016 (93,5 punti) e all’EBB 2016 (93). «Siamo felici – afferma Lucia Barzanò – per i riconoscimenti ottenuti nella guida di Ais. È il segno inequivocabile che il percorso che abbiamo intrapreso ormai da anni è quello giusto, un percorso che premia la volontà di spingerci sempre oltre, alla ricerca dell’eccellenza. Così come per la Riserva, che sosta lunghi anni sui lieviti in attesa del momento perfetto per essere degustata, anche noi abbiamo saputo attendere, dando valore al trascorrere del tempo». Nella Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 la vinificazione è avvenuta in acciaio per il Pinot bianco e in piccole botti di rovere francese per lo Chardonnay e il Pinot nero. Dopo l’assemblaggio, alla Cuvée è stato aggiunto lo “sciroppo di tiraggio” e le bottiglie sono state coricate nelle cantine dell’azienda, dove sono rimaste a contatto con i lieviti per 14 anni. La lenta maturazione ha consentito alla Riserva il raggiungimento di una grande complessità: nel calice oro intenso e brillante, i profumi sfumano dall’eleganza floreale di robinia e camomilla alle note di cedro candito e bergamotto, con un tocco di zenzero e pan di spezie.
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