Un tardo pomeriggio all’insegna delle tante bellezze naturalistiche e paesaggistiche della collina di Gramogliano, a Corno di Rosazzo, è la proposta che il gruppo Fai di Cividale e del circolo culturale Corno ha messo in programma per sabato prossimo, 26 luglio, con inizio alle ore 17. Il ritrovo dei partecipanti (max 35) é fissato a villa Perusini, suggestiva dimora storica con annessa azienda vitivinicola, per poi intraprendere una camminata sino alla chiesetta medievale di San Leonardo e ai resti del castello di Gramogliano per poi rientrare al luogo di partenza.
Qui “Armonie di Ribolla e arte”, nome dell’invitante evento, offrirà agli ospiti note di arpa eseguite da Elena Cantarutti, racconti di Enos Costantini autore del libro ‘Ribolla Story’, e suggestioni enoiche con Waine Young, wine ambassador. L’iniziativa turistico-culturale si concluderà con una sorpresa per i partecipanti, promettono i promotori.
«L’ampia diffusione di vini chiamati Ribolla – si legge in una breve anticipazione del libro di Enos Costantini – emerge da tanti documenti che il Medioevo ci ha consegnato. Erano sempre vini di qualità, il cui commercio faceva spesso perno su Venezia e il cui flusso verso Paesi di lingua tedesca era un sostegno per le economie di più regioni. Alcuni vitigni, grazie al prestigio ispirato dal vino, ne hanno assunto il nome e i migliori fra di essi sono ancora produttivi. I vini Ribolla si sono evoluti passando dai filtrati dolci, a quelli fermi e a quelli spumantizzati che hanno messo recentemente in nuova luce il vitigno Ribolla gialla coltivato in Friuli».
Enos Costantini

Enos Costantini è stato insegnante all’Istituto tecnico agrario di Cividale. Si dedica allo studio storico-linguistico delle piante coltivate in regione. Per quanto concerne la vite, si ricorda l’opera “La vite nella storia e nella cultura del Friuli” (2007), di cui è autore con Claudio Mattaloni e Carlo Petrussi. Nel 2013 ha dato alle stampe il volume “Tocai e Friulano. Un racconto di civiltà del vino”. Da sempre si avvale della collaborazione di Carlo Petrussi, senza le cui conoscenze concernenti gli aspetti recenti e attuali della viticoltura regionale ogni “storia” avrebbe un significato solo accademico.
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