(g.l.) Sul Carso la musica continua a intrecciarsi con i sapori e i profumi dell’agricoltura di queste terre difficili ma piene di fascino, tra San Michele e Castelvecchio. Ormai anche l’autunno è agli sgoccioli, perché il 1° dicembre comincerà, di fatto, l’inverno meteorologico, sebbene l’inizio classico, quello astronomico, resti fissato il 21 del mese in coincidenza con il solstizio che ci regala la notte più lunga dell’anno. Due stagioni “celebrate” anche dalla musica, a partire da quella celeberrima e universalmente conosciuta di Antonio Vivaldi. Ma oggi sul Carso goriziano gli Archi della Schippers faranno, invece, ascoltare “Autunno” e “Inverno” di Giovanni Antonio Guido, dopo aver deliziato otto giorni fa con “Primavera” ed “Estate”, bellissime pagine tratte dagli “Scherzi Armonici sulle Quattro Stagioni dell’Anno” messi sul rigo proprio dal poco noto ma grande compositore genovese (1675-1729).

Due scorci dell’azienda Castelvecchio.

Si tratta del decimo appuntamento con “Le Stagioni del Carso Isontino”, il suggestivo programma messo a punto dall’Associazione Thomas Schippers con la regia del direttore artistico Carlo Grandi. Come la scorsa settimana, il ritrovo è questo pomeriggio alle 15.30 nella sala del Circolo culturale Danica, a San Michele del Carso, in Comune di Savogna d’Isonzo. A seguire, una nuova visita guidata alla vicina azienda agricola e fattoria sociale di Sara Devetak. Qualora le condizioni meteo fossero favorevoli, prima del concerto ci sarà una escursione storica a cura di Silvo Stok (esperto delle vicende di quella Grande Guerra che insanguinò il Carso), con ritrovo e partenza, alle 14 sempre dalla sede del Circolo.
E a pochi chilometri di distanza da San Michele c’è lo splendido altopiano di Castelvecchio, ammantato di rigogliosi vigneti, proprio sopra l’abitato di Sagrado. Qui gli Archi della Schippers danno appuntamento domani mattina, alle 11, nel familiare ritrovo della barchessa dell’azienda agricola Terraneo. Anche in questa sede il maestro Grandi dirigerà i suoi musicisti tra gli spartiti di Giovanni Antonio Guido, dopo una prolusione storico-ambientale ancora dell’architetto Stok. Ma qui, nel “tempio” del famoso Terrano e di altri meravigliosi vini del Carso – tutelati da una delle Doc più prestigiose del Vigneto Fvg -, ci saranno riflessioni e descrizioni mirate ai prodotti della vite a cura dell’agronomo Alberto Faggiani e dell’enologo Erika Barbieri, i quali condurranno per mano alla scoperta del patrimonio vitivinicolo carsolino che meglio di ogni altro riflette i caratteri forti e decisi di queste terre rosse in una cornice paesaggistica di rara bellezza. “Eseguendo l’Autunno – anticipa il maestro Grandi – leggerò il testo poetico che ha ispirato il compositore e che intende creare una forte correlazione proprio tra la musica, il territorio e l’aspetto enologico”.
Anche i concerti di oggi e domani, a San Michele del Carso e a Castelvecchio, sono con ingresso libero e sono inseriti nella parte finale di questo affascinante ciclo musico-ambientale dedicato alle Stagioni del Carso Isontino fatto di quattordici appuntamenti, a tu per tu con aziende che si occupano di eco-sostenibilità in un’ottica di conservazione e valorizzazione dell’identità culturale e naturalistica di un territorio veramente unico, molto amato da tutti. Diversamente, infatti, sarebbe impossibile!

Il maestro Carlo Grandi.

(Foto Rocco Ceselin)

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In copertina, una splendida panoramica della Tenuta Castelvecchio sul Carso Isontino sopra Sagrado.

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