«L’Amministrazione regionale ha investito importanti risorse nel settore della frutticoltura; nonostante le problematiche legate ai cambiamenti climatici e al contrasto alle fitopatie che il comparto vive, il settore ha ampi margini di sviluppo». Lo ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, in occasione dell’assemblea dei soci di Frutta Friuli, la più grande cooperativa di frutticoltori del Friuli Venezia Giulia con 150 soci, sede centrale a Spilimbergo nella zona industriale Nord e spazi produttivi tra la cittadina dei mosaici e Rauscedo. L’incontro è avvenuto nel Vcr research center-Vivai cooperativi Rauscedo. Si tratta della terza assemblea di questa realtà sorta nel 2022 dopo la fusione tra le cooperative Friulfruct e Friulkiwi.
Un momento dell’assemblea.
«Le strategie adottate dal punto di vista tecnico, fitosanitario e produttivo, con impianti adeguati rispetto alla protezione dagli effetti atmosferici e il contenimento della cimice asiatica, incidono sulle produzioni che non sempre sono in linea con le aspettative sia a livello qualitativo che quantitativo. Eppure l’incremento degli ettari produttivi, le ottime liquidazioni garantite ai soci mostrano come il comparto abbia notevoli potenzialità di incremento – ha commentato Zannier -. In quest’ottica sosteniamo la messa a dimora di nuovi impianti che stanno dando una soddisfazione anche economica agli operatori nonostante le criticità. Si tratta di difficoltà che vengono affrontate con grande capacità, garantendo quella qualità che nella nostra regione è una certezza».
Ad illustrare il bilancio è stato il presidente Livio Salvador, mentre il direttore Armando Paoli ha relazionato sugli aspetti agronomici e commerciali dell’annata di raccolta. Nel dettaglio, guardando ai dati si evince che la raccolta di mele è in crescita: da 173 mila a 181 mila quintali, grazie soprattutto ai nuovi meleti impiantati dai soci all’interno di un progetto di rinnovamento che sta coinvolgendo anche le sedi produttive e di stoccaggio, sempre più moderne ed efficienti dal punto di vista energetico. In calo solo la produzione di kiwi, a causa della grandinata di luglio 2023, che ha ridotto di circa il 50% la produzione, attestatasi quindi sui 16 mila quintali. Ciononostante è cresciuto il fatturato, passato da 15 milioni 800 mila euro a 20 milioni 491 mila euro.
Forte la propensione all’export, segno di come la frutta friulana sia molto apprezzata sui mercati globali. I mercati extra Unione europea sono principalmente l’area Mediterraneo e Golfo Persico ma anche India, Brasile e Canada (oltre il 70% delle vendite); a seguire l’ltalia e gli altri Paesi dell’Ue. In questo quadro è aumentata anche la remunerazione per i soci, i quali ora hanno una redditività lorda di 30 mila euro ad ettaro. Cifre che si riverberano sull’occupazione: la cooperativa ha raddoppiato i suoi occupati in 4 anni, arrivando a 80 persone, alle quali si aggiungono un centinaio di persone in più al lavoro nelle campagne dei soci.
Durante l’assemblea è stata sottolineata la validità del processo di integrazione tra le due realtà e gli importanti lavori dell’ultimo anno, quali il cambio della macchina cernitrice per le mele e la realizzazione di 5 nuove celle per il prodotto pre-calibrato e confezionato a Spilimbergo mentre a Rauscedo, dove si concentreranno diversi investimenti nei prossimi anni, si è provveduto all’adeguamento della macchina cernitrice per i kiwi. È stato anche installato a Spilimbergo un impianto fotovoltaico della capacità di kWp 497,94, così da aumentare l’autoconsumo proseguendo nel processo di sostenibilità.
Un altro dato rilevante è la capacità di conservazione, pari ai 260 mila quintali di frutta, fra le due sedi, fondamentale per contenere i nuovi volumi della cooperativa dopo l’impianto di nuovi frutteti, con una produzione che nella raccolta 2024, in conclusione in questi giorni, si attesterà su 220 mila quintali di mele e 13 mila di kiwi.
Impianti di Frutta Friuli.
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In copertina, la raccolta delle mele un settore produttivo in crescita.
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